Regina José Galindo and Eugenio Viola

Un incontro dedicato alla forza politica e poetica della performance. Al centro del talk, la pratica di Regina José Galindo, le cui opere denunciano violenza, disuguaglianza e ingiustizia sociale attraverso l’uso diretto e radicale del corpo. L’incontro offre uno spazio di riflessione sul ruolo dell’arte performativa come strumento di resistenza, testimonianza e trasformazione, poiché il corpo può esprimere in modo più urgente e immediato i pensieri dell’artista.

Date and place

19 maggio 2025

ore 10.30

Teatro Politeama “Mario Foglietti” (via G. Jannoni, 1)

Speakers
  • Regina José Galindo
  • Eugenio Viola
Introduced and moderated by
  • Simona Gavioli
Credits
  • Photo
    • Cristina Gavello
    • Domenico Panzera

REGINA JOSÉ GALINDO (Guatemala, 1974)

Regina José Galindo è un’artista visiva guatemalteca, il cui principale mezzo espressivo è la performance. Oltre i limiti del corpo, le sue opere sono radicali e destabilizzanti. Nel 2005 ha ricevuto il Leone d’Oro come Miglior Giovane Artista alla XLIX Biennale di Venezia. Nel 2011 le è stato conferito il Premio Prince Claus dai Paesi Bassi. Ha partecipato alla IL, LIII e LIV Biennale di Venezia; a Documenta 14 ad Atene e Kassel; alla IX Biennale Internazionale di Cuenca, alla XXIX Biennale di Arti Grafiche di Lubiana, alla Biennale di Shanghai del 2016, alla XVII Biennale di Sydney e ad altre prestigiose manifestazioni.

EUGENIO VIOLA (Italia, 1975)

Eugenio Viola è un critico d’arte e curatore italiano. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università di Salerno, con una specializzazione nelle esperienze e teorie legate alla performance art e alle poetiche del corpo. Su questi temi ha curato importanti monografie dedicate, tra gli altri, a Marina Abramović (Sole 24 Ore Cultura, Milano), Regina José Galindo (Skira, Milano, 2014) e ORLAN (Charta, Milano-New York, 2007). Attualmente è Direttore artistico del Museo di Arte Moderna di Bogotá (MAMBO) in Colombia.